Lo stato di rilassamento è una condizione di benessere che riguarda sia il corpo che la mente. Dal punto di vista fisiologico, un corpo è rilassato quando i muscoli sono distesi, non contratti e dal punto di vista psicologico il rilassamento si manifesta con una sensazione di calma, di tranquillità, di quiete. Alcuni disturbi psicopatologici, come per esempio quelli d’ansia o quelli da stress, sono accompagnati da uno stato fisiologico di attivazione, da una contrazione quasi costante di certi muscoli del corpo, tanto che questo fatto costituisce una componente importante del disturbo stesso. Infatti, i muscoli, se tenuti a lungo in contrazione, producono una sensazione di tensione e tremore nelle parti del corpo interessate fino ad arrivare anche a dolore, come per esempio nel caso di un tipo di mal di testa che è dovuto proprio alla contrazione dei muscoli frontali (cefalea muscolotensiva). Lo stato di rilassamento può essere ottenuto sia volontariamente, con adeguate tecniche, sia involontariamente. Spesso può succedere infatti che una persona provi una sensazione di rilassamento fisico e/o psicologico anche senza averla ricercata direttamente. Questo può accadere, per esempio in seguito a una lunga passeggiata, quando una persona si ferma e si distende per riposarsi oppure quando si eseguono attività che assorbono completamente e che appassionano. Esistono diverse tecniche per raggiungere intenzionalmente lo stato di rilassamento: tutte partono dal presupposto che esista una relazione tra la sensazione di rilassamento fisico e quella di rilassamento psichico. Così come la sensazione di irrequietezza, di tensione psicologica e di preoccupazione è associata alla contrazione di certi muscoli, la sensazione di calma e di tranquillità risulta associata alla distensione di alcuni muscoli. Ed è vero anche il contrario: se i muscoli del corpo sono rilassati, e la persona ne diviene consapevole, è facile che questo si traduca in un senso di benessere psicologico, in una sensazione di calma interiore, così come, del resto, il fatto di percepire uno stato di attivazione muscolare produce uno stato di allerta anche psicologico, di tensione, di irrequietezza. Poiché lo stato di rilassamento e lo stato di tensione sono incompatibili tra di loro, provocare intenzionalmente il primo significa allontanare il secondo. Spesso si ottiene il rilassamento, oltre che attraverso esercizi che coinvolgono i muscoli, anche mediante l’uso di immagini che risultano associate, nella mente della persona, a un senso di benessere psicologico (per esempio, un particolare tipo di paesaggio) oppure che possono evocare sensazioni fisiche che di per sé sono legate alla sensazione di rilassamento, come, per esempio, il calore o la morbidezza. Il punto di partenza è comunque un atteggiamento di concentrazione nella calma, cosa che, di per sé, provoca uno stato di benessere e di tranquillità. Il rilassamento va considerato un’abilità che, come tutte le altre, migliora con l’esercizio e la pratica. L’uso del rilassamento è utile non solo per combattere uno stato patologico ma anche qualora si voglia adottare uno stile di vita centrato sulla ricerca e il mantenimento del benessere psicologico e fisico. L’uso costante del rilassamento infatti rappresenta una delle tante modalità che consentono di mantenere uno stato di calma e di tranquillità nei confronti di una quotidianità che sempre più è fonte di stress.