La teoria e la pratica degli esercizi per la salute e la meditazione sono aspetti molto antichi nella cultura cinese, e tra questi può sicuramente essere annoverato il taiji quan. Esistono molte scuole e stili di taiji quan, alcune enfatizzano maggiormente l’aspetto marziale, altre l’aspetto medico ed altre ancora quello meditativo; tutte comunque si rifanno alla visione filosofica taoista, dove esiste una forza eterna che muove l’universo, questa forza suprema è chiamata QI. Secondo la teoria dello yin e dello yang, il qi esercita incessantemente i propri poteri, spostandosi in modo equilibrato tra queste forze “costruttive, aggreganti” e “distruttive, disgreganti”, ottenendo una costante ed ordinata trasformazione e mutamento.Il cammino della vita umana è imperniato sull’interazione di queste due forze , la vita progredisce e muta, segue un ciclo naturale ed infine muore. Gli antichi cinesi spiegavano tale ciclo come il crescere e il dissolversi del qi, ed è la quantità e qualità di qi a determinare le condizioni fisiche e mentali degli esseri umani, ed il modo in cui esso si esprime è generalmente noto come “la natura delle cose”. Lo sviluppo del qi nel corpo umano e l’utilizzo del principio delle forze complementari yin e yang, rendono l’arte del taiji quan una straordinaria disciplina fisica e mentale.La sua pratica costante attraverso movimenti lenti, fluidi e circolari, con attenzione al respiro ed alla presenza mentale, porta all’armonizzazione delle funzioni fisiologiche del corpo, dell’emotività e dell’attività mentale.Sono molti gli studi sul taiji quan ormai che ne comprovano l’efficacia nella prevenzione e nella cura di molti disturbi che interessano questi ambiti, e molti sono i tentativi di traduzione del termine taiqi quan: combattimento della suprema energia (probabilmente il più letterale), tecnica della longevità, meditazione in movimento, ginnastica dolce cinese, ginnastica psicofisica, danza dello yin e dello yang ma il migliore, e purtroppo il più oscuro, rimane unicamente TAIJI QUAN