Con il termine shiatsu (in giapponese shi= dita, atsu=pressione) si indica una forma di terapia manuale elaborata empiricamente da T. Namikoshi nei primi decenni del Novecento che prevede l’utilizzo della tecnica del massaggio tradizionale giapponese anma, caratterizzato da pressioni statiche, mantenute su punti, detti tsubo, accanto a tecniche di terapia manuale di derivazione occidentale come le mobilizzazioni articolari, lo stretching, i pompaggi e altre manovre manipolative usate in terapia della riabilitazione, osteopatia e chiropratica. Fu S. Masunaga, allievo di Namikoshi, a notare che la maggior parte degli tsubo utilizzati prima dall’anma e poi dallo shiatsu coincidevano per la maggior parte con punti dei meridiani di agopuntura: da qui la sua idea di elaborare quello che fino allora era un trattamento di punti empiricamente dimostratisi efficaci su alcune patologie in un trattamento sistematico dei meridiani di agopuntura mediante la pressione sui loro punti principali.
L’intuizione di Masunaga portò lo shiatsu della scuola Yokai, da lui fondata, a sviluppare un tecnica notevolmente più complessa, basata sulle seguenti caratteristiche:
- le pressioni vengono effettuate contemporaneamente su due tsubo, generalmente appartenenti allo stesso meridiano di agopuntura, allo scopo di richiamare l’energia presente in eccesso sul punto “pieno” (jpn jitsu) verso il punto “vuoto” (jpn kyo)ed ottenere quindi un riequilibrio energetico nel meridiano stesso;
- le pressioni vengono effettuate con direzione perpendicolare alla superficie cutanea dello tsubo, utilizzando mani e gomiti, ma anche piedi e ginocchia;
- le pressioni vengono effettuate utilizzando il peso del corpo con il minimo impiego possibile della forza muscolare: ciò permette di effettuare pressioni molto più profonde di quelle che verrebbero accettate se venisse usata la forza muscolare; con la tecnica denominata aiki shiatsu (jpn ai = unire, armonizzare, = energia, armonizzare l’energia) si raggiungono pressioni dell’ordine dei 35/45 kg;
- in ogni trattamento si effettua un riequilibrio completo di tutto il sistema dei meridiani, indipendentemente da qual è la zona del corpo in cui si verifica il problema.
In Italia lo shiatsu si diffonde dalla seconda metà degli anni Settanta e diventa immediatamente molto popolare per la relativa facilità del suo apprendimento e per i notevoli ed evidenti effetti benefici sulla salute. In particolare nella versione Yokai, esso presenta in effetti una forma di approccio olistico al problema della salute e della malattia apparentemente molto più semplice di quello offerto dalla MTC, specialmente sul piano pratico-operativo.
Lo shiatsu costituisce una risposta, semplice e alla portata di tutti, alla domanda sociale di “miglior qualità della vita”; tutto ciò, oltre a rispondere alla crescente domanda sociale di “benessere in modo naturale.