Sostegno relazionale all’anziano fragile

Non ti chiedo miracoli o visioni, ma la forza di affrontare il quotidiano.
Preservami dal timore di poter perdere qualcosa della vita.
Non darmi ciò che desidero ma ciò di cui ho bisogno.
Insegnami l’arte dei piccoli passi.

(Antoine Marie Roger de Saint Exupéry)

L’ultima età della vita è un periodo di progressiva fragilità, nella quale emergono diversi bisogni sul piano fisico, cognitivo, psicologico e spirituale.

Vi sono necessità oggettive, legate agli aspetti assistenziali e di cura delle diverse patologie, dovute a malattie senili o al progressivo indebolimento delle funzioni.

L’anziano però ha bisogno di essere accompagnato anche sul piano più soggettivo, nel suo avvicinarsi al dolore, alla perdita di autonomie, alla morte. Sono queste esperienze che chiedono risposte mai standardizzate, necessarie anche quando le possibilità di cura sono esaurite.

Il supporto relazionale è dunque una risposta che completa le prestazioni assistenziali. E’ un modo concreto di prendersi cura dei bisogni dell’anziano nella loro complessità.

E’ un luogo in cui la persona fragile, attraverso l ‘ascolto attivo, empatico e in assenza di giudizio si possa sentire accolta e libera di aprirsi ed esprimere il proprio sentire. Il rispecchiamento ed il confronto possono aiutare a stemperare le tensioni del vivere quotidiano ed eventualmente riscoprire risorse personali assopite.