L’andamento demografico si caratterizza per il progressivo invecchiamento della popolazione che ha numerose implicazioni per la società e la sua organizzazione. Con l’aumentare dell’età aumenta la prevalenza delle condizioni che danno disabilità, disturbi che non possono essere trattati nell’immediato in modo risolutivo, e ciò fa sì che i sintomi della patologia persistano per lungo tempo. Per questa ragione, in campo socio-sanitario, nell’ultimo decennio, si è assistito a un crescente interesse per la valutazione della qualità della vita dell’anziano. Secondo l’OMS la qualità della vita è la «percezione che gli individui hanno della loro posizione nella vita nel contesto della cultura e del sistema di valori nel quale vivono, e in relazione ai loro obiettivi, alle loro aspettative, alle loro abitudini e alle loro preoccupazioni».
Quindi per gli anziani, il concetto di qualità della vita, racchiude, oltre alla salute fisica, lo stato psicologico e il livello di autonomia, altri determinanti indicatori che debbono essere tenuti in considerazione: l’ambiente familiare, la rete sociale, l’aspetto finanziario, l’habitat, gli interessi, che possono influenzare la qualità di vita dell’anziano. La valorizzazione della soggettività, il riconoscimento dei bisogni complessivi e l’attenta considerazione della qualità della vita dell’anziano sono obiettivi irrinunciabili per il suo benessere.
La qualità assume i connotati di una dimensione, da costruire e coltivare in cui è insita la potenzialità dei soggetti protagonisti, (gli individui anziani e le loro famiglie, gli operatori, le organizzazioni) che sono al contempo artefici e destinatari della qualità stessa.
Per definire la qualità, è impossibile prescindere dalla relazione che rappresenta il vero motore che spinge la persona anziana a sentirsi, ancora, parte integrante della società.
La buona relazione, oltre la capacità espressiva verbale, può essere lo sguardo significativo, un gesto, il silenzio espressivo, il semplice stare vicino ed è un elemento essenziale di riuscita delle azioni, degli interventi, delle cure, dei servizi per l’anziano. Possiamo, quindi affermare che l’ instaurarsi di una comunicazione positiva con l’anziano attua un vero rapporto qualitativo.
In questa ottica offriamo una serie di interventi, socio-assistenziali e socio-sanitari, domiciliari e non, rivolti agli anziani e ai loro familiari che hanno bisogno di un aiuto qualificato per vivere in serenità e sicurezza la propria quotidianità nell’ambiente di vita abituale; tali interventi professionali, personalizzati e differenziati in relazione ai bisogni specifici, sono parte integrante della rete di supporto necessaria al bisogno di abitare uno spazio familiare, non anonimo, circondato da consuetudini, usi ed oggetti che definiscano l’area di sicurezza ed il rispetto di sè stesso e della propria storia.