Programma del corso abilità in counseling

Programmi sintetici

 Storia del counseling e definizione delle abilità di counseling ( 8 ore)

L’unità didattica ha l’obiettivo di far comprendere allo studente il percorso evolutivo della disciplina del counseling , dalle sue origini alle sue evoluzioni più recenti e alle diversità significative, in Europa ed in Italia.

Ampio spazio sarà riservato all’approfondimento del significato della pratica del counseling e sulle modalità diverse di approccio alla disciplina da parte dei principali autori.

Argomenti trattati: storia del counseling dalle origini ai fondatori della pratica così come è attuata ai giorni nostri: Rollo May, Carl Rogers (accenni di vita, idee e teorie, pubblicazioni dei tre autori).

Il metodo adottato comprenderà spiegazioni teoriche dirette arricchite da immagini e filmati alle quali si aggiungeranno momenti di discussione attiva degli allievi sotto la guida dell’insegnante.

Cose si intende per abilità di Counseling e ambiti di applicazione : definizioni, approfondimenti e applicazioni.

Le competenze necessarie in una relazione di aiuto

Comunicazione efficace. Teorie e modelli.

  Comunicazione efficace. Teorie e modelli (24 ore)

L’unità  didattica ha lo scopo di fornire ai partecipanti  le conoscenze teoriche e pratiche della comunicazione, al fine di consentire l’acquisizione di  alcuni strumenti utili e concreti da utilizzare nelle varie situazioni  relazionali.

Il metodo adottato comprenderà spiegazioni teoriche dirette arricchite da immagini e filmati alle quali si aggiungeranno momenti di discussione attiva degli allievi sotto la guida dell’insegnante, la simulazione di scenari e la discussione di situazioni reali.

Teorie e principi chiave della comunicazione (le sei funzioni della comunicazione di Jakobson, gli assiomi di Watzlavick, gli elementi del processo comunicativo), i canali e i codici comunicativi, il linguaggio verbale, paraverbale e non verbale, la circolarità della comunicazione e gli stili comunicativi: teoria e applicazioni pratiche per una comunicazione efficace.

Il ruolo dell’empatia  e la gestione delle emozioni nel processo comunicativo: esperienze pratiche in gruppo per sperimentare la comunicazione anche al di fuori della propria area di confort.

L’importanza della congruenza, della sincerità e dell’accettazione incondizionata nella comunicazione efficace; l’importanza del feed-back e le modalità di formulazione delle domande.

  Le predisposizioni di base dell’operatore e l’ascolto attivo (24 ore)

In questa unità didattica verranno analizzati in forma teorica e pratica i principali elementi dell’approccio “centrato sulla persona” formulato da Carl Rogers. Riteniamo infatti fondamentale, in qualsiasi ambito o campo si operi, la costruzione di una relazione di qualità, basata sulla fiducia e sull’ascolto attivo.

Accettazione, empatia, congruenza, coerenza: la costruzione di una relazione empatica e gli elementi che la caratterizzano.

 Il concetto di ascolto attivo, la riformulazione, la ricapitolazione, il rispecchiamento e la formulazione delle domande.

La gestione dei livelli di ansia.

  Comunicazione assertiva e riflessione sul proprio stile comunicativo (24 ore)

Autostima e assertività: conoscenza e apprezzamento di sé,accettazione dei limiti e degli errori, affetto sincero verso di sé, attenzione verso i propri bisogni.

Il comportamento assertivo basato sul rispetto di sé e dell’altro, sulla considerazione dei propri e altrui bisogni e sulla capacità di negoziare in caso di conflitto.

Analisi delle esperienze dei partecipanti.

L’assertività e la comunicazione assertiva in confronto con gli altri stili comunicativi (passivo, aggressivo).

Esercitare le abilità assertive ( fare richieste, rifiutare richieste, manifestare il disaccordo,fare una critica costruttiva, fare e ricevere complimenti, disarmare la collera, proteggersi dalla prepotenza altrui).

Le barriere alla comunicazione nell’esperienza di ognuno.

Importanza dell’ascolto delle proprie emozioni.

Coerenza tra contenuto e segnali comunicativi. Capacità di stabilire un equilibrio corretto tra clima di apertura e fiducia e mantenimento della diversità dei ruoli, facendo leva sulle proprie competenze, esperienze e su dati concreti verificabili dagli interlocutori.

  La gestione delle dinamiche conflittuali, interventi comunicativi efficaci (16 ore)

Il conflitto come atto comunicativo e sintomo di relazione.

Il potenziale distruttivo della contrapposizione confutativa e il potenziale costruttivo del conflitto non-violento.

Analisi delle dinamiche reattive di accensione e di sviluppo del conflitto.

La gestione delle dinamiche conflittuali: esempi pratici con esercizi di comunicazione volti alla trasformazione non violenta del conflitto e alla canalizzazione dell’energia della  rabbia. Osservazione della dinamica in cui il conflitto emerge

Differenza tra negoziazione, mediazione e riconciliazione e pratiche di gestione del conflitto.

  Modello biopsicosociale: i bisogni umani (16 ore)

La psicologia delle relazioni  biopsicosociali  è una teoria psicologica che studia la mente e come la stessa si ammala, oltre ad impegnarsi per svilupparne le capacità e le competenze attraverso l’analisi dei bisogni.

Questa teoria ha assunto il nome di “psicologia delle relazioni biopsicosociali” perché l’uomo che studia e cerca di curare è composto da una parte biologica, da una parte psicologica e da una parte sociale con le quali esso, per ben funzionare, deve rimanere costantemente in relazione.

Questa unità didattica ha come obiettivo principale quello di presentare il  modello delle Relazioni bio-psico-sociali,  che  pone in primo piano una nuova e più ampia visione della mente umana e  l’importanza del soddisfacimento dei  suoi bisogni.

Gli allievi saranno guidati nell’acquisizione di quelle conoscenze e abilità che consentiranno loro di riconoscere i bisogni delle persone con le quali si trovano in relazione e il modo in cui tali bisogni siano più o meno soddisfatti. Saranno in grado di percepire la difficoltà che insorge qualora i bisogni fondamentali  non siano soddisfatti e di essere di supporto nel processo di consapevolezza che porterà la persona ad intraprendere un cammino di cambiamento.

Argomenti trattati: la nascita della teoria, le aree di riferimento relative alle tre menti, i bisogni delle tre menti, i segnalatori,  il concetto di equilibrio mentale e i sistemi di autoregolazione mentale.

Il metodo è composto da: lezione frontale teorica, simulazioni in aula, utilizzo di filmati, narrazione di esperienze e di casi tratti dalla pratica, confronto e discussione sotto la guida dell’insegnante.