“Cristo si è fermato nelle -Terre del Sacramento-: nelle stazioni di Roccaravindola, Venafro, Termoli.”

di Orlando Abiuso

L’architetto e divulgatore venafrano Franco Valente, protagonista  dell’ennesima avventura accaduta sui disastrati  treni molisani , l’ultima sulla tratta Campobasso-Roma .

*Nello stesso giorno 23 novembre 2022, in cui l’architetto Franco Valente, raccontava la sua disavventura ferroviaria alla stazione di Roccaravindola, a Campobasso presso l’Auditorium Gil, il presidente della Regione, Donato Toma, affiancato dall’assessore al Turismo,  Vincenzo Cotugno, incontravano la stampa molisana per illustrare i primi risultati della Campagna di Marketing che ha messo a punto la Regione*.

Architetto, ricercatore e divulgatore venafrano, Franco Valente, attento ricognitore dei mali del Molise, racconta sui social,  la sua ultima avventura sui disastrati treni e stazioni molisane. Il divulgatore, ricercatore venafrano, racconta:

                                                             “Cristo si è fermato a Roccaravindola”.

“ Ieri pomeriggio ho tentato di tornare da Campobasso con il treno delle 5,30 per Venafro. Ovviamente con il pullman sostitutivo che mi ha portato fino a Roccaravindola. Sul piazzale della stazione, in uno squallore di periferia del mondo, il pullman ci ha scaricato ed è subito ripartito. Pioveva a dirotto e ci siamo riparati sotto il piccolo  porticato con i raccoglitori pieni di maleodorante monnezza. Del treno per Venafro e Napoli via Vairano nessuna indicazione.

Dopo circa mezz’ora un altoparlante ha annunziato “Il treno per Napoli è stato soppresso”.

Null’altro.

Potete immaginare le maledizioni dei viaggiatori inchiodati a Roccravindola. Io ho telefonato a mio figlio che è venuto da Venafro a raccogliermi. Gli altri forse stanno ancora vagando… per le campagne di Roccaravindola…” chiude con amara ironia e quasi vergogna l’architetto molisano.

Così commenta una lettrice, Rita Salci, l’avventura dell’architetto girovago di Venafro, sul social Facebook: “…Fa male perchè come me amo profondamente questa regione, scoprire quanto poco chiami  a cuore l’interesse dei propri corregionali governanti molisani tutti e da sempre, visto che queste condizioni si perpetuano nel tempo. E non è più questione di a chi dare il voto, tanto nulla cambia. E ho il   dubbio che questi stessi che inviamo a governare sono quelli a cui molti devono il lavoro (ottenuto) o altri favori, creano un rapporto di dipendenza da una parte e di intoccabili dall’altra- Lo spot sulla Rai, la pubblicità nelle stazioni di tre qrandi città, è solo  per un adeguarsi ad un clichè come fanno le altre regioni o direttive ministeriali, ma è solo apparenza. Se in questi anni molto hanno scoperto il Molise, per quelli che ci tornano il merito è dei tanti operatori intraprendenti nel settore turistico che fanno bene il loro lavoro. E comunque la responsabilità è anche dei governi centrali che usano la promessa del rilancio del Sud in ogni campagna elettorale per dimenticarsene il giorno dopo”.

Roccaravindola è una frazione che fa parte del comune di Montaquila, in provincia di Isernia. La località del paesino dista 4,31 km. Da Montaquila .Vi risiedono cinquanta abitanti, dei quali ventisette sono maschi, e i restanti ventisei femmine.

Nello stesso giorno 23 novembre 2022, in cui l’architetto Franco Valente raccontava la sua disavventura ferroviaria alla stazione di Roccaravindola, a Campobasso, presso l’Auditorium di Palazzo Gil,  il presidente della Regione Molise, Donato Toma ,affiancato dall’assessore al Turismo, Cultura e marketing territoriale, Vincenzo Cotugno, incontravano la stampa  molisana per illustrare i primi risultati della Campagna di Marketing turistico che ha messo a punto la Regione. Nel cuore della promozione le stazioni ferroviarie: nelle tre grandi stazioni, ovvero Roma, Milano, e Napoli, sono stati installati tre tempoorary/infopoint dedicati escllusivamente al Molise, otre che 27 maxiled in undici grandi città e in quattordici luoghi iconici. E per il mese di dicembre una bella sorpresa: nelle stazioni di Milano, Roma e Napoli saranno installati tre alberi di Natale targati Regione Molise. E tante altre belle iniziative di promozione turistica. “Naturalmente, non tutto è oro quello che luccica- ha concluso il presidente Toma- Nel senso che bisogna ancor fare tanto, soprattutto dal punto di vista Infrastrutturale: le condizioni di vie e dei mezzi di trasporto pubblico per raggiungere il Molise potrebbero frenare le presenze, come del resto sottolinea anche il presidente  Toma. Bisogna migliorare sulle strutture di ricettività e le infrastrutture.

Ma da questo punto di vista, pur sottolineando il fatto che bisogna potenziare le nostre strade, chi  arriva in Molise  lo fa per un turismo cosidetto lento e non caotico, e quindi non c’è molto stress da questo punto di vista”.

Da Termoli il giornale telematico “ primonumero .it”  titola: “turismo in crescita ma il Molise cosa offre? Termoli assolutamente niente. Riporta l’opinione di Mario Orlando, ex consigliere comunale di Termoli :” Donato Toma continua la sua propaganda (e dopo le dichiarazioni sulla sua ricandidatura a presidente è chiaro che si tratta di campagna elettorale)  sul turismo in Molise. Quest’anno i dati dicono che c’è stato un incremento delle presenze delle quali ha beneficiato l’economia molisana e tutta la filiera istituzionale, dal presidente della Regione fino all’assessore Basile, hanno fatto la gara per prendersi il merito di tale successo. Bisogna però ricordare che l’aumento delle presenze turistiche estive è un trend che va avanti ormai da diversi anni, in particolare da quando è stato lanciato lo slogan “Il Molise non esiste” , è accaduto che pian piano L’Italia ed il mondo si accorgessero  proprio dell’esistenza. Era il 2017 quando a Termoli venne presentato il libro di Enzo Luongo intitolato proprio “Il Molise non esiste” con Luca Bottura durante  “l’Aut Aut Festival “ davanti ad una Piazza Duomo piena all’inverosimile. Da quel momento quello slogan fortunato è rimbalzato sui social, sui giornali nazionali, nelle tv fino a quando quest’anno finanche la  trasmissione di Las7 condotta da Licia  Calò ha scelto di dedicare una puntata speciale proprio al Molise….. Ma cosa hanno fatto i  nostri amministratori, locali e regionali trovandosi tra le mani questo patrimoni prezioso, questo enorme potenziale di turisti da attrarre e far affezionare alla nostra terra?
Assolutamente niente.”.

Si è fermato Cristo nelle Terre del Sacramento, nelle stazioni di Roccaravindola, Venafro, Termoli come racconta l’architetto Franco Valente, o il Molise che verrà diventerà quello immaginato negli Spot  Rai, cartelloni in autogrill, infopoint e alberi di Natale nella stazioni come illustrato e promesso nel nuovo brand turistico dal presidente della Regione Molise?

Il presidente Toma, l’assessore alò Turismo Cotugno, hanno forse veduto la pelle della tigre striata a Campobasso, prima di averla uccisa!

Infine all’architetto di Venafro Franco Valente  una domanda angosciosa: da un tormentone mediatico “Il Molise non esiste”, diventato anche un libro con lo stesso titolo, presentato a Termoli dall’ autore. il giornalista  Enzo Luongo, è scaturita da una pubblicità negativa un ribaltamento dell’etica tradizionale, per cui gli avvenimenti  negativi, la pubblicità negativa, sollecitando la curiosità dei turisti , procura un effimero richiamo  turistico.

Avevo intitolato il mio blog “Molisesiste”, con l’intento di mettere in evidenza personaggi positivi molisani, tesori naturali ( l’oro del Molise  a Bagnoli del Trigno) , tradizioni contadine del Molise , eventi storici avvenuti nella regione, eec,. che ne attestassero l’esistenza reale con pubblicità positiva.

ll  mio proposito è fuori tendenza: questa è dunque l’ultima puntata del mio “Molisesiste/Blog”, che ne decreta la fine. Wiwa La terra del Sacramento!; Wiwa il Molise!,Wiwa i Molisani!