-“Spingendo la notte più in là“ di Mario Calabresi
– “La mattina dopo” di Mario Calabresi
– “La crepa e la luce” di Gemma Calabresi Milite
Recensione di Orlando Abiuso
Cinquant’anni fa ( il 17 maggio 1972) alle ore 9,15, davanti alla sua abitazione in Via Cherubini a Milano, due killer in agguato, spararono colpi di pistola alle spalle del Commissario Luigi Calabresi assassinandolo, subito dopo si diedero alla fuga a bordo di una macchina, scomparendo per le via di Milano. La vedova del Commissario Calabresi, Gemma Calabresi Milite, racconta gli ultimi minuti di vita del marito, in questo suo libro, pubblicato da Mondadori dal titolo” La crepa e la luce” uscito nelle librerie il 1° marzo.
“Era uscito , poi era tornato indietro –racconta Gemma al giornalista Aldo Cazzullo che l’ha intervistata sul “Corriere della sera” qualche giorno fa – per cambiarsi la cravatta. Ci ha sempre tenuto molto. Quella mattina aveva pantaloni grigi e giacca scura con i bottoni di madreperla, e una cravatta di seta rossa. La cambiò con una bianca, e mi chiese: come sto? Stai bene Gigi, ma stavi bene anche prima, gli risposi. Lui aggiunse. Si, ma questa è il segno della mia purezza. E’ l’ultima frase che mi ha detto. La frase che mi ha lasciato”.
Di fronte a quel dolore immenso, Gemma Calabresi Milite, ha provato rabbia, rancore, odio verso coloro che l’hanno privato non solo del marito, ma anche del suo amore e del padre dei suoi figli. Continua il racconto:” Volevo uccidere i suoi assassini, ora li ho perdonati. Ora per i suoi killer ho sempre pregato”.
Nel corso della sua vita ( ha raggiunto ora 75 anni) è maturato il suo percorso di riconciliazione e di pacificazione, perseguito con grande forza e tenacia, lungo un cammino faticoso che l’ha condotta al perdono dei suoi carnefici.
Già nel 2007, il figlio Mario Calabresi giornalista, aveva raccontato la storia della sua famiglia nel libro “ Spingendo la notta più in là” , Mondadori, recensito in questo blog (ecco il link)
Il figlio del Commissario Luigi Calabresi, Mario, diventò direttore del Giornale “Repubblica” , destituito improvvisamente dopo qualche anno. Da questa esperienza nasce il libro “La mattina dopo”,Mondadori, recensito in questo blog (ecco il link)