Vuoi fare il musicista, il produttore musicale o l’insegnante di musica ? Si apre a Legnano una scuola di musica che propone un corso di diploma in strumenti (chitarra classica, chitarra elettrica, pianoforte classico, pianoforte moderno, tastiera, sassofono, basso elettrico, violino, batteria) e canto per quanti vorranno diventare musicisti professionisti.


di Orlando Abiuso.

Dal prossimo mese di settembre aprirà a Legnano il primo centro di formazione professionale per musicisti professionisti, promosso dalla scuola di musica “Nicolò Paganini”, presente nel territorio legnanese da più di venti anni, in collaborazione con Capac- Politecnico del Commercio e del Turismo di Milano, Confcommercio di Legnano e con il supporto della Bcc di Busto Garolfo e Bugaggiate (nella foto la presentazione avvenuta giovedi, 20 maggio, in Comune a Legnano: da sinistra, il presidente di Confcommercio Legnano, Paolo Ferrè; l’assessore all’Istruzione, Ilaria Maffei; il direttore della scuola, Fabio Poretti; e il direttore del Capac, Gabriele Cartasegna). Per l’accesso alla scuola, con sede in Piazza San Magno di Legnano, è previsto un esame di ammissione al fine di valutare il livello di preparazione del candidato. “ L’obiettivo è coniugare l’esigenza di chi chiede un corso amatoriale e di allievi che hanno l’ambizione di vedere la musica come scopo della loro vita e attività professionale: noi prepariamo- dichiara Poretti – per l’ammissione con un percorso che insegna a fare un mestiere, il musicista, il produttore musicale o l’insegnante di musica”.

  Commenta Cartasegna  a sua volta:“  Per riuscirci , cerchiamo eccellenze a livello territoriale con cui  creare sinergie e qui l’abbiamo trovata nel campo musicale, cosa per noi assolutamente nuova. Puntiamo a piani formativi secondo gli standard europei per formare giovani con un titolo che è una certificazione di competenze con valore in tutta la Ue (i corsi sono certificati da Regione Lombardia e riconosciuti in Italia  e in tutta Europa). Non è vero- ha concluso Cartasegna–  che con  la cultura non si mangia: si mangia eccome, e la musica non fa eccezione. Per noi, è un arricchimento del talento personale,  ma anche un ulteriore competenza acquisita da far valere nel contesto lavorativo”.