Sul marciapiede, alunni a lezione seduti dietro i banchi davanti alla scuola elementare “Pietro Micca” di Milano: protestano contro la Dad.


di Orlando Abiuso.

L’altra mattina, a Milano, le auto di passaggio in Via Gattamelata, all’altezza  della scuola elementare “Pietro Micca”, rallentavano per osservare l’insolita scena: venticinque alunni, tra i 6 e i 10 anni, a fare lezione sul marciapiede davanti alla loro scuola, la “P.Micca”. Seduti ai banchi ben distanziati, forniti dalla scuola, le mascherine indosso, lo sguardo alle maestre sullo schermo dei computer, appesi ai banchi, cartelli e disegni e scritte: “I love school”, “ La Dad non è scuola”. Una protesta di bambini delle scuole elementari che si ritrovano a fare scuola sul marciapiede non s’era mai vista; una protesta finora prerogativa dei liceali. Unica scuola fuori scuola antecedente nella storia antica della Grecia, la scuola filosofica fondata da Aristotele ad Atene, un Ginnasio fondato nel 335 a.C., in un luogo a est di Atene, alle pendici meridionali del Licabetto. Presso il santuario dedicato ad Apollo Licio, da cui deriva l’altro nome della scuola, il Liceo. Una leggenda vuole che Aristotele avesse l’abitudine di insegnare passeggiando lungo i porticati del santuario di Apollo, guadagnandosi la designazione di scuola peripatetica ( aggettivo da (“peripato” = peritatos” : colonnati dei porticati del santuario), composto da “peri”= intorno e “patos”= passo, piede, cioè “passeggio intorno”, per trasmettere ai suoi discepoli l’amore per tutto ciò che è il mondo e per far loro assorbire l’essenza della natura.

A portare solidarietà agli alunni in protesta della scuola elementare “Pietro Micca”, c’era anche la vicepresidente del Municipio 8, Giulia Pelucchi, che ha annunciato:” Come Municipio proporremo questa iniziativa a tutte le dieci scuole sul nostro territorio”.Non sottovalutiamo l’epidemia, ma la Dad crea differenze enormi tra i bambini che possono essere seguiti dai genitori e altri lasciati soli davanti allo schermo” afferma Carlotta Spreti, mamma di un alunno e promotrice della protesta. Seduta sui gradini davanti alla  scuola, c’è anche una mamma con il suo pc. E’ Alessandra Romani, 44 anni, titolare di due agenzie di digital marketing e commerce. Suo figlio Federico, in prima, è seduto al banco di fronte. “La scuola non è soltanto un insieme di nozioni, è un vissuto, un arco emotivo importantissimo. Inoltre, la Dad spesso finisce nuovamente per ricadere sulle spalle delle donne, che si ritrovano con un triplo lavoro: mamma, lavoratrice, insegnante”.