“Maestri più formati dei professori delle medie”.


(Un terzo degli insegnanti di scuola elementare è molto efficace , l’11 % è impreparato. Solo un quarto dei professori è esperto, il 16% incapace.) gennaio 2021)        

di Orlando Abiuso.

La Fondazione Agnelli insieme all’Invalsi( Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione), è entrata in 207 istituti comprensivi ( i dati risalgono al 2014, ma sono stati elaborati ora) per osservare le lezioni di 1.628 tra maestri e professori  di italiano e matematica, quasi novemila ore. Nella scuola dell’obbligo un terzo degli insegnanti è molto efficace, mentre uno su dieci è inadeguato ( 11 per cento ). Peggio vanno le cose alle medie dove ”soltanto” un quarto dei professori è molto preparato alla professione ( un conto è sapere la matematica o l’italiano) , altro saperli insegnare; mentre il  16 per cento, cioè 1 su 6 non è in grado di svolgere il suo  ruolo. Fra i due estremi, si colloca circa metà degli insegnanti che lavora con sufficiente attenzione e  preparazione . I docenti quindi devono essere formati per migliorare le loro capacità didattiche. Come?  “Se vogliamo un salto di qualità negli apprendimenti degli studenti del nostro Paese, in ogni grado scolastico- ha spiegato Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli– è necessario uno sforzo energico per migliorare le capacità didattiche del maggior numero possibile di docenti, portando a livelli elevati sia quanti oggi non vanno oltre una decorosa sufficienza sia i futuri neoassunti. Investire in innovazione didattica e formazione degli insegnanti deve essere un obiettivo dal piano italiano in vista di Next Generation Eu”. Alla base della differenza tra la capacità di insegnare di un maestro e quella di un professore delle medie, è proprio nella formazione dei singoli docenti. Una maestra ha studiato per insegnare, un professore di matematica  invece ha studiato matematica. ” I risultati più confortanti che vengono dagli insegnanti di scuola primaria– ha osservato ancora Andrea Gavoto-  possono avere diverse spiegazioni. Ma è ragionevole pensare che dipendano anche da un diverso percorso di formazione, che dà maggiore rilievo alle conoscenze e competenze didattiche. Come sappiamo, invece, in Italia ai professori delle scuole medie e anche a quelli delle superiori è stata sempre e soltanto richiesta una buona conoscenza della disciplina, mentre poca attenzione è stata data alla formazione della didattica, oggi ridotta veramente ai minimi termini”.

Prima ancora della formazione  della didattica, “ l’insegnante deve avere una capacità empatica e comunicativa, la fascinazione. Se non apri il cuore, non apri nemmeno la testa delle persone. Gli insegnanti dovrebbero essere sottoposti a un test di personalità che valuti queste cose. Se uno non  sa affascinare è meglio che cambi lavoro – tuona nelle sue conferenze pubbliche parlando della scuola , il  sociologo, filosofo, psicologo, giornalista ma soprattutto maestro di vita, Umberto Galimberti.-  Non tutti  possono insegnare. Uno che è alto un metro e cinquanta non può fare il corazziere; così se uno non sa affascinare, comunicare,non può fare il maestro, il professore. Lo dice Platone, si impara per imitazione. Io aggiungerei anche per plagio. Preferisco un docente che plagia i ragazzi, che uno che li demotivi. Direi loro che il ruolo va abolito. Se uno non funziona, lo sanno tutti ma non si può far nulla, perché è di ruolo. Che cosa è questa parola? Nessuno è di ruolo nella vita. Se un docente non è all’altezza va messo fuori gioco. Perché se si licenziano operai, là dove si producono oggetti, non lo si fa dove si formano le persone? Le maestre e i maestri della primaria sono i migliori di tutti gli ordini di insegnamento. Sono gli unici che non si occupano soltanto dell’apprendimento, ma anche dell’educazione emotiva dei bambini; sono quelli che individuano le loro capacità di socializzare; le uniche persone che sono capaci di entrare in relazione in termini affettivi, sono quelli che puliscono il sedere ai bambini quando serve.”