“Abbiamo fretta di vivere: il tempo e il piacere di stare insieme. Ci vorrà un balsamo “miracoloso” per le situazioni di depressioni causate dalla mancanza di relazioni che si è venuta a creare con il lockdown e la pandemia”.


(Così scrivono, in una lettera di persone “over”, ospitata nella rubrica settimanale “Risponde/Elisabetta Soglia” sul supplemento buonenotizie@corriere.Itdi martedi 26 gennaio 2021)        

di Orlando Abiuso.

Gentile Elisabetta,

scrivo per un grido di allarme che coinvolge le persone “over”. Non si tratta di necessità di pacchi di viveri, ma di altro, che considero comunque di prima necessità: il tempo e il piacere di stare insieme. Le persone “over” hanno avuto pazienza, anzi sono già passate alla “resilienza”: ma quando la morsa del virus rallenterà, oltre alla cura della situazione economica, ci vorrà un “balsamo” miracoloso per le varie situazioni di depressione causate dalla mancanza di relazioni che si è venuta a creare. “Gruppodonne” collabora da tempo con “Anziché Anziano” per promuovere iniziative  per il tempo libero in Torino per  visite, passeggiate e momenti conviviali. Vi sono poi le passeggiate che  volentieri vorremmo proporre a chi ci vorrà contattare, con tutte le precauzioni, restando a debita distanza ma senza sentirsi in colpa, sulla scia delle belle parole del Poeta Mario de Andrade, “abbiamo fretta di vivere”.

Firmato: Vera Stivanello- gruppodonne10@libero.it

Francesca Ferrero- anzicheanzianobis@libero.it

Questa la poesia di Mario de Andrade citata :

Solo l’essenziale è ciò

che fa si che la vita

valga la pena di viverla.

La mia anima ha fretta

Ho contato i miei anni ed ho scoperto che ho meno tempo per vivere da qui in poi rispetto a quello che ho vissuto fino ad ora…Mi sento come  quel bambino che ha vinto un pacchetto di dolci: i primi li ha mangiati con piacere, ma quando ha compreso che ne erano rimasti pochi ha cominciato a gustarli intensamente.

Non ho più tempo per riunioni interminabili, dove vengono discussi statuti, leggi, procedimenti e regolamenti interni, sapendo che alla fine non si concluderà nulla. Non ho più tempo per sopportare persone assurde che, oltre che per l’età anagrafica, non sono cresciute per nessun aspetto.

Non ho più tempo da perdere  per sciocchezze. Non voglio partecipare a riunioni in cui sfilano solo “Ego” gonfiati. Ora non sopporto i manipolatori, gli arrivisti, né gli approfittatori. Mi disturbano gli invidiosi, che cercano di discreditare i più capaci, per appropriarsi del loro talento e dei loro risultati.

Detesto, se ne sono testimone, gli effetti che genera la lotta per un incarico importante. Le persone non discutono sui contenuti, ma solo sui titoli… Ho poco tempo per discutere di beni materiali o posizioni sociali. Amo l’essenziale, perché la mia anima ora ha fretta…Non ho più molti dolci nel pacchetto…

Adesso, così solo, voglio vivere tra gli esseri umani, molto sensibili. Gente che sappia amare e burlarsi dell’ingenuo e dei suoi errori. Gente molto sicura di se stessa, che non si vanti dei suoi lussi e delle sue sciocchezze. Gente che no si consideri eletta anzitempo. Gente che non sfugga alle sue responsabilità.

Gente molto sincera che difenda la dignità umana. Con gente che desideri solo vivere con onestà e rettitudine. Perché solo l’essenziale è ciò che fa si che la vita valga la pena viverla. Voglio circondarmi di gente che sappia arrivare al cuore delle altre persone… Gente cui i duri colpi della vita, abbiano insegnato a crescere con dolci carezze nell’anima

Sì… ho fretta… per vivere con l’intensità che niente più che la maturità ci può dare. Non intendo sprecare neanche un solo dolce di quelli che ora mi restano nel pacchetto. Sono sicuro che saranno squisiti, molto di più di quelli che ho mangiato finora. Il mio obiettivo, alla fine, è andar via soddisfatto e in pace con i miei cari e con la mia coscienza. Abbiamo due vite e la seconda inizia quando ti rendi conto che ne hai solo  una.”

                          Mario de Andrade                        

***

Nota :Mario de Andrade è stato definito il poeta del tempo prezioso. Poeta, musicologo, critico letterario e narratore brasiliano, ritenuto uno dei fondatori del modernismo brasiliano. (Nato a San Paolo, 9 ottobre 1893 e mancato in San Paolo, 25 febbraio 1945) fu grande amico di Ungaretti, del quale certamente avrà condiviso l’amore per l’essenziale. Questa particolare poesia può essere un ottimale spunto di riflessione interiore per riacquisire il bando della matassa nella propria esistenza.

I contenuti della lettera degli “over” pubblicata, e quelli della poesia di Mario de Andreada, si intrecciano in grande sintonia esistenziale.

“Perché la mia anima ha fretta. Non ho più molti dolci nel pacchetto della vita”.

Quindi vogliamo goderci il piacere di essere uomini, animali sociali, di stare insieme, in gruppo, piacere che ci è stato precluso da drastici provvedimenti governativi restrittivi, portandoci all’isolamento sociale, alla limitazione delle libertà quotidiane e incertezza sul futuro, aspetti della pandemia che maggiormente incidono sulla psiche, oltre alla paura del contagio.