
di Orlando Abiuso.
Un libro abbandonato nella spazzatura provoca una reazione di stupore, di curiosità che si accende, costringendo chi lo ha avvistato, a chinarsi per raccoglierlo da terra, per dargli un’occhiata. E’ un oggetto prodotto della cultura, che evoca rispetto: è stato scritto da un uomo, forse contiene un racconto autobiografico dell’autore, forse è una raccolta di fiabe, di favole, di poesie, di scienze, di altro. Ad Ankara, in Turchia, gli addetti alla pulizia delle strade si sono chinati più volte a raccogliere libri finiti nella spazzatura per dare loro un’occhiata, che li ha subito convinti a raccoglierli tutti e con essi aprire una biblioteca di libri abbandonati,in una quantità di libri via via aumentata, fino a raggiungere circa 25mila volumi, tutti raccolti nella spazzatura. La sua sede è stata ricavata da un’antica fabbrica di mattoni ristrutturata. La storia di questa biblioteca ebbe inizio nel 2016, quando gli addetti alla pulizia della strade, notarono l’enorme quantità di libri abbandonati nella spazzatura, iniziando a raccoglierli per allestire una sala di lettura interna alla loro azienda, la Norm-Altas, incaricata della raccolta e dello smaltimento di rifiuti a Cankaya, il popoloso distretto centrale di Ankara. La notizia di un luogo di “rispetto” per i libri abbandonati, si sparse velocemente nella capitale turca e numerosi cittadini cominciarono a chiamare l’azienda per il ritiro domiciliale di libri che non volevano più, o per consegnarli direttamente in sede. Il progetto dei netturbini protagonisti della storia, inizialmente aveva destinato l’utilizzo della biblioteca per gli impiegati comunali e le loro famiglie, ma presto ha fatto parlare tanto di sé in città, da essere aperta al pubblico. Non solo, la biblioteca poi ha anche iniziato a donare volumi e a collaborare con scuole e prigioni in programmi di formazione.
Da sogno dei netturbini… a diventare un punto di riferimento della città e del quartiere, soprattutto per i figli degli impiegati comunali e per gli studenti della scuole del quartiere, oltre che per i ciclisti che si fermavano per fare una pausa e bersi un tè culturale. Così nel 2018 da “ biblioteca dei libri abbandonati” ha assunto la denominazione di Biblioteca dei lavoratori, aperta a tutti. I libri si possono prendere in prestito con l’impegno di riportarli, o anche tenerli nella propria libreria, purchè non vengano buttati via. Davanti alla biblioteca è fermo un camion compattatore, simile a quelli utilizzati per la pulizia delle strade, con due netturbini operatori della ditta che riordinano al suo interno centinaia di libri scolastici.
Molti circoli didattici, in particolare ubicati nei distretti più periferici di Ankara, hanno difficoltà a fornire libri a tutti i bambini e per questo un camion, che giaceva inutilizzato in un deposito della ditta, è stato trasformato in una colorata sala di lettura ambulante con libri, banchi e sedie, ed ha iniziato a girare nelle zone più bisognose.
Il giovane manager della Norm-Altas, ha concluso il suo racconto storico della nascita ed evoluzione della biblioteca dei libri abbandonati, attrezzata con sala di lettura ambulante realizzata su un camion dei rifiuti inutilizzato:
“ I bambini rimangomo sbalorditi quando raccontiamo che tutti i libri che portiamo loro sono stati salvati dai rifiuti. In questo modo facciamo capire che un libro insegna sempre, non ha data di scadenza e non può essere abbandonato come fosse spazzatura qualsiasi”.
Ricordiamo ai lettori che, in una puntata del nostro co-worker.it/blog, (in data 2 novembre 2020, abbiamo raccontato una storia di libri itineranti anche in Italia, di una biblioteca ambulante nei paesi del sud Italia, con il titolo”” Con il suo “bibliomotocarro” Antonio, insegnante in pensione, porta libri nei paesi in cui non si legge più”).