
di Orlando Abiuso.
Veronica D’Ascenzo, quel 31 ottobre del 2002, frequentava la prima elementare nelle scuole di San Giuliano di Puglia nel Molise, ma a causa dell’assenza di una maestra, fu inserita insieme ad altri compagni, nella classe seconda.
All’improvviso, alle 11,32, la scuola è crollata. La sua ultima immagine conservata nella memoria: il volto terrorizzato della maestra con le mani sul viso.
Finita con la testa sotto un tavolo, si salvò. Nel buio e con la difficoltà di respirare, trova la mano di un’amica che stringe forte, ma che piano piano diventa sempre più fredda. Lei ce la farà, viene tirata fuori dalle macerie. Per altri 27 bambini e l’insegnante Carmela Ciniglia, non c’è nulla da fare.
Veronica è rimasta sepolta per 8 ore sotto le macerie delle elementari di San Giuliano di Puglia, si è salvata per miracolo, e riprende a frequentare la scuola elementare e le medie: intanto ha intrapreso i l percorso della sua riselienza dal trauma, poi si è iscritta all’Università Lumsa di Roma, dedicata ai bambini con danno postraumatico da stress, e ad un anno della sua laurea, è maestra in una scuola di Roma, sale in cattedra per testimoniare l’importanza della sicurezza nelle scuole e aiuta gli alunni in difficoltà.
Quel terribile 31 ottobre del 2002 è rimasto indelebilmente impresso della sua memoria, pur trovando la forza di andare avanti, di laurearsi ed oggi, come maestra, insegna e testimonia l’importanza di frequentare una struttura sicura. Un problema dell’edilizia scolastica non ancora risolto pienamente sul territorio nazionale.
“ Il suo è un massaggio di cultura, d’amore e di speranza- scrive la madre, Rachela Porrazzo, anch’essa insegnante, su Facebook- nel solco della sicurezza scolastica di cui è testimonial con la vita”.
Il terremoto che sconvolse San Giuliano di Puglia è nella memoria di tutti noi. La giovane maestra Veronica D’ Ascenzo ha raccolto il messaggio dei compagni scomparsi facendosi portavoce di un problema di grande attualità: la sicurezza nelle scuole di ogni ordine e grado. Oggi c’ è il Covid che preoccupa, ma la speranza che un giorno tutto finirà ci accompagna continuamente. Il terremoto invece è un evento tragico e imprevedibile che può sconvolgere in pochi secondi tante zone dll’Italia. Qualche anno fa ho visitato San Giuliano di Puglia: il luogo in cui sorgeva la scuola è diventato un un triste sito della memoria con decine di minuscole luci che illuminano le piccole tombe dei bimbi morti sotto le macerie della loro scuola; è molto commovente e si sosta un attimo a pensare e a pregare. Ho anche dialogato con un’anziana signora del paese che mi ha fatto visitare la sua nuova casa, ma alla fine mi ha confidato “le nostre case sono state ricostruite, sono belle e confortevoli, ma la nostra vita è cambiata per sempre: ora ci sentiamo più soli!”. Il mio pensiero ora torna a Veronica D’Ascenzo: chi meglio di Lei può testimoniare l’ importanza della sicurezza nelle scuole? I migliori auguri di buon lavoro