
di Orlando Abiuso.
Una bella storia che arriva dalla Spagna, quella del libraio che ha deciso di offrire un nuovo servizio per gli anziani, leggere libri per telefono
Il telefono è uno strumento tecnologico che si presta a innumerevoli servizi per l’uomo, in particolare interpreta numerosi bisogni e ruoli nella vita delle persone, della società, dai più piccoli agli anziani.
C’è “il telefono amico”, un mezzo utile per ristabilire un contatto con se stessi e con il mondo, attraverso una voce amica. Chi chiama il numero amico, vuole infatti essere ascoltato perché ha l’urgenza e la necessità di esprimere i propri stati emotiv,i senza la preoccupazione di essere di peso agli amici o ai familiari, senza la paura delle conseguenze delle proprie confidenze.
Si possono leggere “Favole al telefono” , come Gianni Rodari ,lo scrittore per l’infanzia, suggerisce nel suo libro omonimo: le favole raccontate, o per meglio dire le fiabe, sono nate dallo scontro occasionale di due parole, di errori di ortografia, da giochi di parole. Il protagonista è il ragioniere Bianchi, di Varese, rappresentante farmaceutico in giro per l’Italia, condannato ad un settimanale pendolarismo, interrotto soltanto la domenica. Ogni sera alle nove in punto, racconta una favola al telefono alla figlioletta, che non riusciva a dormire. Le storie toccavano il cuore, al punto tale che le centraliniste interrompevano il loro lavoro per ascoltarle”.
Si può parlare anche con le persone defunte, con “Il telefono del vento” : in Giappone, dove su una collina che domina l’Oceano Pacifico, fuori della città costiera di Otsuchi, c’è una cabina telefonica di vetro in modo che si possa vedere il paesaggio, all’interno della quale si trova un quaderno e un vecchio telefono, nero a disco, non collegato a nulla, se non al vento che soffia violento. E’ chiamato proprio “Telefono del vento, e ogni anno migliaia di persone che hanno perso qualcuno, alzano la cornetta per parlare con i propri defunti che sono nell’aldilà.
Il telefono, in una famosa canzone di Domenico Modugno, si umanizza e piange: “piange il telefono”, in un duetto, dove il protagonista (Modugno) racconta al telefono i suoi ripetuti tentativi di riprendere i contatti con la donna amata, che non riesce ormai a vedere da anni. Deve accontentarsi di parlare al telefono con la figlia piccola, ignara del fatto che dall’altra parte del filo si trova suo padre, e che a nulla varranno gli sforzi di parlare con la madre.
Nasce nel 1967 “telefono azzurro”, dalla parte dei bambini, coinvolti in situazioni di disagi, una onlus nata con lo scopo di difendere i diritti dell’infanzia, riconosciuta con una convenzione ONU due anni più tardi .E’ stata fondata a Bologna dal prof. Ernesto Caffo, docente di neuropsichiatria infantile all’Università di Modena e Reggio Emilia. Durante il 1987, fu Gerry Scotti, cantando sulle note della canzone Smile, a promuovere la raccolta per la costruzione dell’associazione. L’anno dopo, alla fine del 1988, sarà la volta di Fabio Concato, che con “051- 222525”, primo numero telefonico di Telefono Azzurro,raccoglierà fondi a favore dell’associazione che nasce con l’obiettivo di dialogare con adulti,famiglie, insegnanti ed educatori,che rilevino situazioni di disagio e vogliono capire come intervenire o come aiutare i bambini coinvolti in una emergenza.
C’è anche un “Telefono rosso”, un telefono che scottava per il suo possibile uso e la pericolosità per tutta l’umanità. Fu istituito cinquant’anni fa a Ginevra, cosi che l’Unione Sovietica e Stati Uniti potessero parlarsi in sicurezza prima di prendere decisioni fatali di guerra: esiste ancora oggi. Il 20 giugno del 1963 , a Ginevra, un gruppo di delegati del governo degli Stati Uniti e un gruppo del governo dell’Unione Sovietica, firmarono il “memorandum d’intesa riguardo all’implementazione di una linea di comunicazione diretta” tra i due Stati. Si trattava del documento con cui veniva inaugurato il cosiddetto “Telefono Rosso” , la linea di comunicazione diretta tra la Casa Bianca e il Cremlino. Il telefono rosso è stato uno dei simboli della “Guerra Fredda”.
Infine una bella storia che arriva dalla Spagna, che potrebbe essere replicata anche in Italia: leggere libri per telefono agli anziani soli.
La libreria Soto del Real di Madrid, porta avanti un progetto di vicinanza sociale dedicato agli anziani, con lettura e discussioni di gruppo, che dato il periodo del lockdown, sono state annullate. E’ stata trovata però una soluzione: il “servizio” ha infatti cambiato forma, mantenendo la sostanza: le sessioni di lettura si tengono al telefono, e ogni persona anziana ha il “suo” volontario di fiducia, che resta sempre quello, in modo che tra i due si crei un rapporto di confidenza e che sia un piacere ritrovare ogni settimana la stessa voce. Il responsabile del progetto si chiama Juan Sobrino, e sono moltissimi i volontari che lo stanno aiutando in questo progetto, per combattere l’isolamento sociale che purtroppo attanaglia molti dei nostri anziani, specie in questo periodo in cui vigono enormi limitazioni nelle case di riposo. L’invenzione del telefono è stata una positiva,utile,insostituibile applicazione della scienza, al bisogno di comunicare a distanza dell’umanità.
Bello,speriamo che questa iniziativa venga accolta e attivata, ci sono e ci saranno tanti anziani che necessitano di comprensione e ascolto.
Sei in sintonia con l’autore del blog, il quale ti classifica tra i lettori piu assidui e attenti ai contenuti delle pagine del co-worker/bog
O.a.
7
Ciao Orlando, il testo è bello e molto interessante: mette in evidenza i molteplici servizi di uno strumento tecnologico di cui oggi nessuno può fare a meno; in particolare la libreria Soto del Real di Madrid offre un prezioso servizio per una fascia d’età, quella degli anziani, sempre più bisognosa di aiuto, comprensione e attenzione. Ad una persona anziana basta poco per farla sentire bene, ma la lettura è fondamentale per aiutarla ad evadere dal suo mondo, sempre più piccolo e privo di stimoli, e dalle problematiche quotidiane. Quindi 10 e lode al libraio che ha avuto questa geniale idea e mi auguro che venga istituito un tale servizio anche in Italia. Grazie per l’attenzione