Professore in pensione, con festa e saluti dei colleghi presenti online. Che solitudine devastante!


  di Orlando Abiuso.

Il professor Ferri è andato in pensione dopo 40 anni di lavoro nella scuola: ha festeggiato con i colleghi ,(via web, utilizzando un app. di Google Meet), senza il conforto di averli accanto di persona.

Dopo l’introduzione ufficiale della “didattica a distanza” nella scuola, che ha debuttato in occasione dell’esplosione della pandemia di Coronavirus; si è tentato di andare in soccorso degli alunni rimasti chiusi in casa, privati della frequenza scolastica, di attivare l’”insegnamento a distanza” online.

Alla “didattica a distanza” per gli alunni, è seguito negli ambienti della scuola, anche un “ pensionamento a distanza” via web, per gli insegnanti, che il prof. Ferri ha resecontato in una lettera aperta inviata al giornalista Aldo Cazzullo, che l’ha resa pubblica nella sua rubrica che intrattiene con i lettori sul “Corriere della sera”:

Scrive il prof.Ferri, commentando il suo triste pensionamento online: La musica è finita… gli amici se ne vanno…”. Questo il testo di una celebre canzone di Franco Califano che in parte descrive l’accaduto. In parte  perché  gli amici non sono proprio arrivati, se non attraverso le finestrelle di Google Meet che restituiscono tutt’altro in sostituzione della presenza fisica e, soprattutto, della vicinanza emotiva. In poco tempo ho raccontato ai mei colleghi l’idea di quello che per me hanno rappresentato quasi 40 anni di vita scolastica. Subito dopo, la targa ricordo, i ringraziamenti per le parole dispensate durante il cammino comune, di speranza e d’incoraggiamento, sempre, sopratuuto per i più giovani.

Emozione, tristezza e felicità a momenti alterni, smarrimento, solitudine… ecco, forse la solitudine è stata devastante.Ero da solo, sul terrazzo di casa, dovendo rinunciare ad abbracci sinceri e sorrisi rassicuranti. Nessuno conosce meglio di un insegnante l’inportanza dei linguaggi non verbali, delle posture, degli sguardi ravvicinati che ti penetrano negli occhi e ti scrutano dentro donandoti sincerità e condivisione.

Tutto questo  mi è mancato, tutto questo non potrà mai ripetersi e sopratutto, anche  se preparato, mi ha colto di sorpresa e mi ha lasciato un enorme  vuoto dentro”.

Quel vuoto che troverà ancora  posto in altre simili manifestazioni, ricorrenze, avvenimenti della vita dell’uomo, se ritualizzati “online e a distanza”.

A quando… i “battesimi a distanza” via web, le cresime online,le prime comunioni, i fidanzamenti, i matrimoni via web, e infine i “funerali a distanza”, sempre via web.       In anteprima, di un rito funebre collettivo, ci sono state già offerte le immagini televisive del trasporto dei feretri solitari e senza seguito, alle fosse dei cimiteri, delle persone anziane e non, morte per il Coronavirus.