
Nella Medicina Tradizionale Cinese i meridiani sono i canali lungo i quali scorre l’ energia che dà vita a tutti gli esseri viventi e che mantiene in funzione il nostro corpo; essi percorrono l’ intero corpo a profondità diverse e seguendo precise direzioni.
Normalmente l’energia scorre libera e veloce entro i meridiani, ma quando il corpo si indebolisce per cause esterne o interne essa rallenta e si blocca; la parte del corpo in difficoltà manifesterà dei sintomi di sofferenza volti a richiamare la nostra attenzione, che, se non saranno opportunamente colti, si cronicizzeranno. Contratture muscolari, posture scorrette, dolori, diminuita mobilità articolare,disagi emotivi e psichici possono essere l’ espressione o anche la causa di una ridotta circolazione energetica.
Appare allora evidente come sia importante il mantenimento e eventualmente il ripristino di una circolazione fluida e libere dell’energia, garante di uno stato di benessere sia fisico che psichico.
In questo momento storico dove si parla continuamente di Virus che attaccano le vie respiratorie e quindi i polmoni abbiamo pensato di darvi qualche informazione base relativa alla MTC (Medicina Tradizionale Cinese) e qualche tecnica da utilizzare per migliorare la circolazione dell’energia del Meridiano Polmone.
Il meridiano Polmone è un meridiano Yin, governa i polmoni e la respirazione. Mentre inspiriamo, il polmone prende l’aria dall’universo e la trasforma in energia nel corpo e mentre espiriamo espelle i rifiuti dal corpo.
I polmoni sono molto sensibili ai sentimenti e all’agitazione. Secondo la Medicina Tradizionale Cinese quando le persone provano eccessiva tristezza e dolore, possono avere degli squilibri che porteranno a una malattia polmonare.
Il respiro controlla la respirazione delle cellule che a sua volta controlla direttamente il sistema nervoso.
La respirazione costituisce un collegamento diretto tra corpo e mente.
Il meridiano del Polmone è responsabile della fondazione del Qi per l’intero organismo e regola l’energia Wei Qi che ha il compito di contrastare le aggressioni provenienti dall’esterno.
Gli aspetti emotivi del meridiano del polmone sono differenziati in aspetti positivi e negativi.
La dignità, l’integrità, l’autostima e la giustizia appartengono agli aspetti positivi, mentre il disappunto, la tristezza, il dispiacere, la disperazione, l’ansia, la vergogna e il dolore appartengono a quelli negativi.
Lo stretching del meridiano come tecnica di riequilibrio.
Lo stretching è un ottimo strumento attraverso il quale possiamo acquisire la capacità di lavorare su noi stessi e sulle nostre energie: abbinato ad opportune tecniche (consapevolezza, uso del respiro e della voce) porta i muscoli attraversati dai meridiani a rilasciare l’energia che tengono bloccata e che è la causa dei disturbi e delle disarmonie.
Il risultato immediato alla fine dell’esecuzione di ogni sequenza è un senso di rilassamento e maggiore vitalità; ma, attraverso l’impegno e la costanza nella ripetizione regolare degli esercizi, questi risultati si manterranno e gli effetti dello sblocco energetico si tradurranno in un miglioramento del nostro stato di benessere.
Le sequenze degli esercizi di stretching possono essere eseguite anche solo come serie di esercizi ginnici, che porteranno comunque a maggiore scioltezza ed elasticità, ma perché questi esercizi possano agire nel profondo occorre praticarli seguendo alcune regole fondamentali: la consapevolezza, l’intenzione, la costanza e la pazienza, l’uso esclusivo della forza di gravità, la vocalità e il respiro addominale.
La consapevolezza, innanzitutto, che ci viene dalla concentrazione e che ci fa portare alla coscienza le singole parti del corpo e con il tempo l’intero corpo fisico e energetico.
Dove la mente va con l’intenzione, li il flusso dell’energia riprenderà a scorrere.
Occorreranno poi costanza e pazienza; i risultati poco alla volta arriveranno e verranno percepiti da un corpo e da una mente che si abitueranno ad ascoltarsi a vicenda e ad accettarsi anche nelle difficoltà e nei limiti.
Imparare a cogliere i segnali che il corpo fisico ci manda è fondamentale per non oltrepassare il grado di tensione che altrimenti provocherebbe chiusura anzi che apertura: occorre superare la pigrizia ma non superare la misura del rispetto dei tempi necessari alle strutture per allungarsi.
La gradualità e la lenta progressività nello stretching verrà raggiunta esclusivamente attraverso l’uso delle forza di gravità: nessun gruppo di muscoli verrà attivato per ottenere l’allungamento di altri. Sarà sufficiente assumere la giusta posizione per poi rilassarsi e abbandonarsi alla forza di attrazione della Terra.
SUGGERIMENTI PER L’ESECUZIONE
Ripetere gli esercizi relativi alla coppia di meridiani 2 o 3 volte alla settimana per due settimane.
La durata di ogni esercizio va adattata, personalmente, a ciò che il corpo ci suggerisce.
Alla fine programmare sempre qualche minuto di relax, sdraiati a terra supini e ascoltando le sensazioni percepite dal corpo.
Ultima regola fondamentale è la respirazione addominale: nell’inspirazione noi immettiamo nei nostri polmoni i gas sciolti nell’aria e da essi traiamo l’energia che ci permette di vivere, nell’espirazione noi ci liberiamo dai prodotti tossici del nostro organismo. Finché la respirazione rimane limitata al torace questo scambio è ridotto ad un volume minimo, perché avviene solo nella metà superiore dei polmoni; inoltre la continua sollecitazione dei muscoli toracici e dei muscoli del collo può provocare fastidiose contratture. L’aria deve scendere dal torace all’addome che è il nostro centro vitale: da qui l’energia verrà poi diffusa negli altri distretti corporei. Per poter approfondire il respiro è necessario attivare il muscolo respiratorio per eccellenza, il diaframma, che separa il torace dall’addome. Esso è come un pavimento per il torace e come un tetto per l’addome; è una cupola che ritmicamente si alza e si abbassa. La sua azione si esplica quindi sulla gabbia toracica, ampliandola e permettendo ai polmoni di espandersi, e sull’addome,comprimendo e massaggiando gli organi in esso contenuti garantendone una buona funzionalità.
Abbinare la respirazione addominale allo stretching dei meridiani ha quindi lo scopo di raccogliere l’energia nel centro vitale addominale per poi trasferirla dove necessita. Durante l’espiro e soprattutto in quei pochi secondi di pausa si riesce a sentire l’effetto del muscolo stirato che rilascia la tensione; nel successivo inspiro si mantiene l’allungamento conquistato e nel successivo espiro lo si incrementerà.
MERIDIANI DI POLMONE E GROSSO INTESTINO
- COLLO VISO BRACCIA (P;GI)
- – Posizione in ginocchio seduti sui talloni
- – intrecciare le dita delle mani dietro la schiena espirando sollevare le mani verso l’alto ad ogni espirazione salire sempre di più
- – extra ruotare le mani (i palmi ruotano in basso verso il sacro e poi verso il pavimento) e sostare
- – sollevare lo sguardo verso l’alto e sostare
- – inclinare leggermente la testa verso dx successivamente verso sx
- COLLO SPALLE (GI)
- – Posizione seduta a gambe incrociate (ev. su un cuscino) braccio dx sopra il capo mano sull’orecchio sx
- – braccio sx teso mano a palmo in su posta sotto l’attaccatura della coscia (ev. sotto il cuscino)
- – appendere il braccio dx SENZA TIRARE rilassando spalle e scapola
- – ripetere dall’altra parte
- MANI (P)
- – Posizione seduta
- – avambraccio flesso palmo della mano in alto
- – abbassare il pollice con l’altra mano
- TORACE ANCHE (GI)
- – In ginocchio seduti sul tallone dx gamba sx tesa indietro in linea con la dx mani a terra all’altezza del ginocchio dx ben distanziate e dita rivolte in fuori
- – spostare il bacino verso dx e sedersi a terra sostare !colonna dritta braccio dx teso!
- – tornare al centro, spostarsi verso sx facendo sostenere il peso del corpo al braccio sx sostare !spalle rilassate!
- – ripetere dall’altra parte
- GAMBE FIANCO ANCHE TORACE (GI)
- – Seduti gambe distese mani in appoggio dietro
- – piegare la gamba dx e appoggiare il piede sul ginocchio sx
- – spostare mano sx dietro la gamba sx dita indietro
- – portare verso terra a sx il ginocchio dx e spostare la mano dx a terra davanti a se
- – rilassare la spalla sx e orientare lo sguardo dietro sostare !non alzare il bacino da terra!
- – ripetere dall’altra parte
- GLUTEI (GI)
- – In ginocchio seduti sul tallone sx gamba dx allungata dietro in linea con la sx piede in dentro
- – flettere il busto in avanti fronte a terra braccia morbide avanti mani intrecciate
- – spostare leggermente il gluteo sx all’esterno del tallone della gamba piegata sostare
- – ripetere dall’altra parte
- GLUTEI GAMBE (P GI)
- – In piedi busto flesso avanti gambe larghezza spalle ginocchia morbide un po’ flesse piedi dritti mani a terra sostare
- – ad ogni espiro scendere con il busto e stendere poco alla volta le gambe sostare
- – poi spostare le dita dei piedi verso l’interno per lavorare su GI sostare
- – dopo un po’ accovacciarsi con piedi e ginocchia uniti braccia morbide appoggiate a terra intorno alle gambe l’interno delle gambe rilassato!
- – sostare e lasciar scendere verso terra talloni coccige e capo
- GLUTEI COSCE (GI)
- – Seduti a terra gambe larghe ma non tese ginocchia leggermente piegate lasciate cadere verso l’esterno
- – flettere senza sforzare il busto in avanti e appoggiare le braccia rilassate a terra sostare
- – man mano che il busto scende spostare le mani in avanti
! non tirare ma lasciare scendere il busto morbidamente !
- GLUTEI COSCE (P GI)
- – Seduti a terra gamba dx distesa avanti
- – afferrare la gamba sx abbracciandola e portando il piede vicino al gomito dx intrecciare le mani
- – sbilanciare un po’ il peso indietro e sostare oppure cullare leggermente la gamba
IN ALTERNATIVA afferrare solo il piede e tenerlo tra le mani
- ripetere dall’altra parte
- GAMBE PIEDI (GI)
- – Seduti a terra flettere la gamba dx e appoggiarla sulla sx portando il piede all’esterno
- – flettere anche l’altra sulla prima in modo che le ginocchia si sovrappongano
- – busto dritto mani sulle ginocchia o sui piedi !bacino dritto e appoggiato in avanti (non sul coccige)! sostare
- – invertire le gambe
- PERCORSO COMPLETO DEI MERIDIANI P GI
- – In piedi gambe larghezza spalle, piedi paralleli braccia tese dietro la schiena dita intrecciate
- – salire con le braccia verso l’alto e poi flettere il busto avanti lasciando cadere la testa !braccia e gambe tese, collo rilassato! sostare
- – poi flettere leggermente le ginocchia e risalire molto lentamente la testa è l’ultima a tornare dritta