Indigestione di emozioni nei bambini


“Indigestione di emozioni”: ovvero cosa succede se i bambini non esprimono i loro sentimenti.

Difficoltà di concentrazione ….. difficoltà di apprendimento …. Iperattività … disturbi alimentari … difficoltà comportamentali:  possono essere alcune delle manifestazione esterne di un disagio interiore provocato dall’ impossibilità o dalla difficoltà ad esprimere il proprio mondo emotivo.

Le emozioni sono una spia di ciò che pensiamo, di ciò di cui abbiamo bisogno, di ciò che vogliamo o non vogliamo. Emozioni chiare, nitide e ben definite ci aiutano a comprenderci e a comprendere la nostra visione del mondo.

Di conseguenza riconoscere e riuscire ad elaborare il proprio mondo emotivo permette ai bambini di organizzare al meglio le loro esperienze e quindi affrontare, al meglio delle loro capacità, il mondo che li circonda.

Succede a volte che questo processo di riconoscimento ed espressione si interrompa e che quindi tutti o buona parte dei sentimenti vissuti dai bimbi rimangano intrappolati all’interno della loro mente provocando conseguenze negative e disagi.

Immaginiamo come potrebbe essere la vita di un bambino che non permetta alle sue emozioni di emergere e che quindi si metta nella condizione di non poterle affrontare: esse “si ingigantiscono e proliferano nel buio”,  spingendo per essere scaricate e prendendo vie disparate e inefficaci.

Il lavoro di trattenere si rivela sfiancante e può provocare l’innalzamento del livello di ansia e preoccupazione. Tutto ciò si può tradurre in una costante sensazione di agitazione, o al contrario di depressione, che porta il bambino a mettere in atto una serie di comportamenti, quanto mai inefficaci e contro produttivi, allo scopo di abbassare la tensione ( alimentazione eccessiva o errata, videogiochi, TV, esagerata attività mentale, impulsività e mancato controllo ….).

Inoltre, le emozioni represse sono in bagaglio pesante da trasportare  e questo lavoro continuo impoverisce l’energia che i bambini potrebbero riversare su altre attività: ecco quindi la difficoltà di concentrazione e alcune difficoltà nell’apprendimento. Niente può competere con la forza delle emozioni represse e lo spazio psicologico e mentale che rimane libero è veramente ridotto.

I sentimenti repressi rappresentano quindi dei veri e propri “freni” che privano il bambino della libertà di vivere il presente con gioia ed entusiasmo.

Ecco allora l’importanza di raccontare sé stessi e ciò che ci sta accadendo: le emozioni sembreranno meno gigantesche e spaventose e potranno essere affrontate con successo. Affiancare un bambino con pazienza, dedicandogli ascolto e tempo di qualità, cercando di comprenderlo, sostenendolo e aiutandolo a declinare il suo mondo interiore può rivelarsi molto utile nel suo cammino di crescita e nello scoprire che anche le emozioni dolorose possono essere affrontate con successo.